Una vetrina a cielo aperto delle pietre trentine

PietraNet trasforma il "Lago Levico Camping Village" in una vetrina a cielo aperto delle pietre trentine

La startup di Progetto Manifattura disegnerà la viabilità interna del più grande campeggio del Trentino utilizzando polimeri e fibre riciclati e valorizzando le pietre locali.

Trekking, sole, giochi d’acqua e dall’estate prossima anche una sorta di "vetrina" della pietra trentina a cielo aperto. Il Lago Levico Camping Village si prepara a ridisegnare la propria viabilità in chiave didattica ed ecosostenibile, grazie agli innovativi pannelli alveolari ricavati dagli scarti di plastica, brevettati da PietraNet. A partire da mercoledì 27 marzo, la startup, insediata in Progetto Manifattura, l’hub della green & sport economy di Trentino Sviluppo a Rovereto, stenderà nel campeggio in Valsugana ben 500 tonnellate di pavimenti in polimeri e fibre riciclati, ispirati alle pietre trentine. Vi saranno dunque vialetti bianchi e neri come la Tonalite della Val di Genova, piazzette senape come il Giallo di Mori e aree ricreative ispirate al Verdello e Rosso di Trento o al Basalto di Isera e perché no al Marrone di Lasino. Ciascuno spazio sarà corredato da un totem interattivo, grazie al quale i villeggianti potranno scoprire le proprietà di ciascuna pietra, le zone di estrazione e le modalità di utilizzo tradizionali e moderne.

Significative le ricadute sul microambiente lacustre, perché i moduli GravelNet™ di PietraNet, porosi e permeabili, saranno in grado di assorbire le acque superficiali evitando che sporco e polveri confluiscano nel Brenta o nel lago di Levico e contribuendo al contempo ad evitare il surriscaldamento. Per avere un’idea, basti pensare che per realizzare 50 chilometri di pista ciclabile in ghiaia tradizionale servirebbero 10-12 centimetri di strato e 25 mila tonnellate di materiale, contro i 5 centimetri e le circa 12 mila tonnellate di composti PietraNet.

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