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di Davide Modena

E’ destinato ad interventi nel settore “verde” il 17% delle risorse complessive  assegnate dalla Provincia autonoma di Trento alla sua societa’ di sistema.

Quasi 62,6 milioni di euro per progetti ed interventi “green”, nei settori dell’edilizia sostenibile, delle energie rinnovabili e delle tecnologie ambientali, pari al 17% circa dell’ammontare complessivo dei due principali “piani attività” ai quali si atterrà l’attività di Trentino Sviluppo nel triennio 2011-2013. La Provincia autonoma di Trento ha dato il via libera, con una delibera di Giunta di lunedì 18 luglio, al nuovo Piano triennale per gli interventi di tipo immobiliare e finanziario (previsto dagli articoli 33 e 34 della L.P. n. 6/99, la cosiddetta “legge unica dell’economia”) realizzati tramite la società di sistema Trentino Sviluppo Spa. Il Piano nel quale figurano le somme più consistenti è, per sua natura, quello riguardante le operazioni di tipo immobiliare e finanziario: 375,83 milioni la previsione di spesa complessiva sul triennio, di cui 237,49 milioni di euro per attività di completamento del precedente Piano 2008-2010 o comunque per interventi già approvati o finanziati, ai quali si aggiungono 138,34 milioni di nuovi interventi in attesa di finanziamento.

Tra i 237,5 milioni di euro di interventi già eseguibili figurano i 60,8 milioni destinati al sostegno delle attività produttive nei settori “green”, ed in particolare ai progetti “Manifattura-Green Innovation Factory” e “Baite cleantech”. Finanziamenti questi in parte coperti da fondi FAS (Fondo per le aree sottoutilizzate, nel quale confluiscono risorse statali) - che serviranno per dare gambe a due dei più innovativi ed ambiziosi progetti, fiore all’occhiello del “distretto verde” trentino: trasformare la storica Manifattura Tabacchi di Rovereto in un centro di innovazione industriale nei settori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile e delle tecnologie per l’ambiente, e rivalutare a fini turistici il patrimonio rurale rappresentato dalle baite di montagna recuperando un discreto numero di edifici (fino a 120) con sistemi e tecnologie innovative in materie di edilizia sostenibile ed energie rinnovabili. Se immobili e partecipazioni rappresentano la parte “hard” dell’intervento di Trentino Sviluppo, altrettanto importanti sono le risorse a sostegno dell’innovazione e della competitività delle imprese trentine, la cosiddetta parte “soft”.

Tanto importante in una fase di uscita dalla crisi in cui agli interventi di emergenza si sostituiscono via via misure di sostegno strutturale tese ad elevare la qualità delle imprese locali, in particolare nella loro dimensione distrettuale e di filiera. In questo contesto si inseriscono i 2,1 milioni di euro di budget (per il solo 2011) assegnato dalla Provincia di Trento a Trentino Sviluppo per la realizzazione del Piano di promozione delle attività economiche (previsto dagli articoli 20, 21 e 24 della LP 6/99). Innovazione aziendale, eccellenza del “fare impresa”, aggregazioni e reti di imprese gli obiettivi trasversali, con azioni finalizzate a valorizzare logiche sistemiche di natura territoriale da un lato e settoriale dall’altro, privilegiando i distretti, le reti e le filiere. Risorse consistenti di tale Piano - precisamente 1,6 milioni di euro, pari al 76% circa dell’ammontare complessivo - sono destinate agli interventi di rafforzamento del “sistema Trentino”, ovvero al sostegno dei distretti e delle filiere, promuovendo in particolare l’edilizia sostenibile e lo standard LEED, il progetto ARCA di certificazione degli edifici in legno, gli investimenti di sistema nel settore del porfido e le pietre trentine.

Se innovazione, competitività, consolidamento dei distretti, delle filiere e dei poli produttivi d’eccellenza rappresentano le leve sulle quali investe la politica economica locale affinché il sistema Trentino possa uscire presto dalla crisi ed uscirne rafforzato, quello della “green innovation” è senza dubbio il settore nel quale si è scelto di investire in modo particolarmente deciso ed importante, con progetti ambiziosi e di ampio respiro, nella convinzione che la ripresa economica passi anzitutto da qui, così come lo sviluppo sostenibile del territorio trentino nei prossimi decenni.

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