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Nell’ambito del corso di Laurea Specialistica in Architettura per la Sostenibilità dell’Università IUAV di Venezia nel luglio 2010 è stata presentata una tesi di laurea dal titolo: “Ecophilia Lab: un ambiente per il lavoro creativo a Rovereto” riguardante il recupero degli edifici storici dell’ ex Manifattura. Insieme al team di progettazione del masterplan si è definito un campo di approfondimento per la tesi con l’obiettivo di rispondere alla domanda se sia possibile soddisfare le esigenze del lavoro creativo senza rinunciare ad un rapporto di riappropriazione critica del patrimonio architettonico esistente.
La pervasività delle tecnologie informatiche

L’incremento delle relazioni tra le persone è favorito dalla pervasività delle tecnologie informatiche

La scelta di concentrarsi sullo studio dei luoghi deputati al lavoro creativo è dettata dal ruolo che esso svolge, insieme all’innovazione, nel cambiare l’idea che incrementare il benessere umano comporti necessariamente aumentare gli impatti sull’ambiente. Per strutturare i luoghi che favoriscano questo tipo di attività, la tesi si è articolata in quattro parti:
  • l’analisi degli scenari sul futuro del lavoro;
  • i casi studio delle organizzazioni e dei luoghi dove viene prodotta l’innovazione;
  • il legame tra fasi del processo creativo e le caratteristiche dello spazio che le possono favorire;
  • la traduzione del modello teorico all’interno di un progetto di recupero dell’ex manifattura collocata a Rovereto.
L’esperienza sui casi studi sembrerebbe dimostrare che organizzazioni innovative richiedano edifici di nuova edificazione, ma il recupero di una preesistenza finalizzata al lavoro creativo è giustificato da almeno cinque motivi:
  • in un contesto urbanizzato, per rispondere alle esigenze dell’uomo contemporaneo non c’è bisogno di nuovi spazi, ma di spazi più intensamente utilizzati come espresso negli scenari sul futuro del lavoro;
  • è l’innovazione, e non il vincolo sterile, ad assicurare il massimo della conservazione;
  • Il recupero di immobili preesistenti conserva l’area biotica di un territorio con effetti benefici sulla capacità di carico dell’ecosistema;
  • l’incontro tra antico e moderno può stimolare la comprensione del valore della diversità;
  • l’Ex Manifattura, essendo fortemente radicata nella memoria dei roveretani, risulta un luogo naturalmente deputato alla formazione di un’identità comune.
La tesi rifacendosi ai criteri di distinguibilità, reversibilità e compatibilità delle aggiunte ha sviluppato il tema dell’inserto contemporaneo nella preesistenza architettonica affrontando l’unità formata dai due corpi edilizi dell’edificio principale e del magazzino greggi affacciati sulla corte comune. Il progetto Ecophilia Lab, in coerenza con quanto emerso dai casi studio, ha previsto un approccio olistico a tre ambienti:
  • un Ambiente comportamentale, che si occupa dell’organizzazione dei comportamenti;
  • un Ambiente virtuale, con ICT a supporto delle informazioni e la condivisione della conoscenza;
  • un Ambiente fisico che riguarda l’edificio e la progettazione degli interni.
Scaricare le tavole A1 (file di circa 33 megabye) Scaricare la relazione A4 (file di circa 21 megabye) Riferimenti Tesi di Laurea in Architettura Università IUAV di Venezia - Facoltà di Architettura Corso di Laurea Specialistica in Architettura per la Sostenibilità Titolo tesi: Ecophilia lab: un ambiente per il lavoro creativo a Rovereto Sessione di laurea: 2009 / 2010 - Luglio Relatore: Giuseppe Longhi Laureando: Cristian Visintin 265755 Email: cristianvisintin@hotmail.com

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