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Apre River Green, la nuova caffetteria di Progetto Manifattura
Una nuova impresa insediata e un servizio in più per quelle già presenti. Il bar River Green entra così a far parte dell’hub tecnologica di Progetto Manifattura diventando luogo di scambio e cerniera tra il compendio storico e il nuovo complesso Be Factory.
La caffetteria trova posto nella sala di 300 metri quadrati al piano terra dell’Edificio dell’Orologio che era occupata dall’antica “officina concia” della Manifattura Tabacchi. Qui un tempo le Zigherane si affaccendavano nelle lavorazioni di lavaggio e profumazione delle foglie di tabacco ma, dopo un restauro conservativo di sei mesi promosso da Trentino Sviluppo, è diventato un locale ricco di storia e di fascino.
Nel parco tecnologico di Trentino Sviluppo si avvertiva da tempo l’assenza di un servizio di questo genere. Nel quadro complessivo di recupero conservativo degli edifici storici, da una parte, e di attrazione imprenditoriale nel nuovo compendio Be Factory, dall’altra, Trentino Sviluppo ha quindi deciso di offrire alle aziende insediate un prezioso luogo di incontro, di scambio e di stimolo in cui si respirasse l’identità di quelle mura tra passato e presente, tra storia e innovazione.
La caffetteria nasce come servizio interno, pertanto non potrà fare servizio per i passanti, ma il movimento non mancherà. Si stima infatti che Progetto Manifattura a pieno regime arriverà ad ospitare fino a 800 persone tra lavoratori, ricercatori e studenti universitari.
L’inizio intanto è stato soft e proseguirà secondo le aperture consentite in questo periodo particolare, dalle 7.00 alle 18.00 con chiusura sabato e domenica.
Il River Green tra qualità e sostenibilità
Dopo due mesi di attesa, a causa del blocco delle attività per le restrizioni imposte dal Covid-19, il vincitore dell’appalto di gestione Denis Potrich, titolare anche del bar River di Rovereto, non ha voluto perdere altro tempo e ha deciso di aprire il nuovo locale recentemente ristrutturato da Trentino Sviluppo.
Per rimanere in linea con il contesto che la ospita, ha aggiunto “Green” al suo brand ufficiale e riserverà un’attenzione particolare alla qualità e alla sostenibilità: grazie ad una propria cucina valorizzerà prodotti genuini, del territorio, a chilometro zero. «Tramite la App “River love” – spiega Potrich – i clienti potranno ordinare e pagare senza la stampa di menù cartacei e senza maneggiare contanti, con vantaggi anche di igiene e sicurezza».
I lavori di restauro tra conservazione e innovazione
La ristrutturazione, affidata all’architetto Laura Zamboni, è iniziata nel settembre 2019 e si è conclusa nell’estate 2020, per un investimento complessivo di 380 mila euro, arredi compresi. L’intero compendio storico è sottoposto a tutela da parte della Soprintendenza per i beni architettonici, pertanto si è riusciti a raggiungere una riqualificazione strutturale ed energetica grazie ad interventi non invasivi.
Lo spazio di circa 300 metri quadrati ricavato al piano terra, sul lato ovest dell’Orologio, ha ancora archi, volte e pilastri originali e in bella mostra come tavoli da bar vi sono anche i vecchi banconi da lavoro delle Zigherane restaurati. Sono stati montati infissi in vetrocamera, realizzato l’impianto di ventilazione meccanica, inserite attrezzature hi-tech con la domotica a fare da regia generale. Arredi e piastrelle richiamano una delicata continuità cromatica tra dentro e fuori grazie anche all’utilizzo di legno e ferro. La capienza massima interna è di 75 persone ed è dotato anche di patio esterno di 150 metri quadrati.
Tutte trentine le aziende coinvolte nei lavori di ristrutturazione. Ati Bauflex Italiana di Gardolo e Soluzione Impianti Consorzio Stabile di Taio si sono occupati della riqualificazione mentre gli arredi sono stati affidati alla Falegnameria Danielli di Cavedine.