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Nasce in Progetto Manifattura l’isola galleggiante che favorisce la biodiversità
Dopo le barriere verdi antiterrorismo e il letto biologico che assorbe residui fitosanitari e metalli pesanti preservando terreni e falde acquifere, Bio Soil Expert si prepara ad una nuova sfida bio-sostenibile per il ripristino ambientale di paesaggio e territorio. L’ultima nata all’interno dell’impresa insediata in Progetto Manifattura è infatti Floating Green, un’isola galleggiante verde per la fitodepurazione. “La struttura – spiegano i soci fondatori Paolo Campostrini, Alberto Ferrarese e Andrea Zerminiani – è fatta di geotessite e si compone di tubolari con galleggianti alternati a tubolari leggeri riempiti di substrato di coltivazione, ideali per lo sviluppo del biofilm, ovvero l’habitat naturale per i microrganismi responsabili della depurazione biologica”. L’isola – che ha una superficie di 1-2 metri quadrati e un peso secco di circa 5 kg al metro quadrato – può ospitare diverse varietà di piante igrofile, per esempio i canneti. Tante le possibili collocazioni: dai parchi pubblici ai laghetti da pesca, passando per i depuratori. Oltre ad abbellire il paesaggio lacustre, la struttura galleggiante favorisce la colonizzazione della microflora batterica, contribuendo così ad eliminare le alghe maligne e a mantenere più pulite le acque torbide e inquinate. Altri impieghi sono legati all’aumento della biodiversità, perché il sistema “Floating Green” permette la creazione di nicchie ecologiche per invertebrati, anfibi, avannotti, piccoli animali e ben si presta come zona di nidificazione per uccelli. Se applicati alle sponde di torrenti e fiumi, infine, questi isolotti artificiali fungono da elemento protettivo contro l’erosione delle rive causata dal moto ondoso.
Il primo prototipo di isola galleggiante è stato installato ieri a Verona.