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Da Riva del Garda a Seattle, quando l'alternanza scuola-lavoro funziona
Nasce da un'esperienza di alternanza scuola-lavoro la storia di Samuele Dassatti e Andrea Zanin, due studenti al primo anno di università, rispettivamente in informatica e matematica, a Trento.
Hanno ricevuto il secondo premio al concorso della macroregione alpina (Eusalp) Pitch your project to the EU con "Beehave", un progetto il cui nome è un gioco di parole tra beehive, alveare, e behave, comportarsi. Si confrontavano, al secondo forum annuale di Eusalp a Innsbruck, con altri quattro progetti finalisti e si giocavano tutto in cinque minuti, tre per lanciare il progetto e due per rispondere alle domande della platea che era anche al giuria, composta da rappresentanti delle 48 regioni di Eusalp e della Commissione europea, studenti e qualche giornalista.
L'obiettivo di Beehave è fornire agli apicoltori uno strumento avanzato e non invasivo per controllare in tempo reale lo stato di salute delle api, insetti particolarmente a rischio nella regione alpina, per poter intervenire in modo tempestivo e mirato per proteggerle e migliorare la produzione di miele. L'idea è di installare negli alveari sensori in grado di rilevare e trasmettere informazioni su temperatura e umidità (ma non solo) ad una piattaforma, già realizzata, che li rielabora e li rende fruibili non solo agli apicoltori ma anche ai ricercatori che, grazie ai dati raccolti da "sensori naturali" come le api, riescono a monitorare più facilmente alterazioni ambientali e climatiche. Il riconoscimento di Eusalp consiste in un premio di 3.000 euro, sufficiente a responsabilizzare i due diciannovenni di Riva del Garda, compagni dalle scuole medie.
La storia di Beehave comincia poco più di due anni fa, quando Samuele e Andrea, al quarto anno del liceo scientifico "Maffei" di Riva del Garda e appassionati di informatica sin da ragazzini vanno a fare l'alternanza scuola-lavoro al WitLab di Rovereto. Qui sviluppano l'idea di Igloo, una piattaforma che raccoglie, rielabora e rende accessibili attraverso una app i dati trasmessi da sensori esterni. Dopo un anno di riflessione, hanno deciso di puntare su Beehave che coniuga un interesse economico, quello degli apicoltori, con l'esigenza di monitoraggio ambientale. Questo finanziamento permetterà loro di cominciare a realizzare i sensori che installeremo negli alveari. L'altro passo necessario è individuare una rete di apicoltori interessati a partecipare allo sviluppo di Beehave.