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Le celle a combustibile di Solidpower scendono in campo per alimentare i data center “energivori” della Microsoft
Saranno le celle a combustibile di Solidpower a “nutrire” in maniera sicura, sostenibile ed ininterrotta i data center della Microsoft. Il colosso informatico americano ha infatti scelto l’impresa trentina, insediata nel Business Innovation Centre di Mezzolombardo per dare vita al proprio progetto di riorganizzazione architettonica delle centrali per lo stoccaggio dei dati. L’incessante aumento degli utenti di Internet e delle aziende che salvano dati e applicazioni in rete costringe infatti i gestori delle grandi banche dati a cercare nuove fonti per l’approvvigionamento elettrico, che garantiscano un funzionamento continuato, ma abbiano anche un impatto ambientale ridotto.
Di qui l’avvio di un progetto pilota a Seattle, che prevede l'installazione, proprio sopra al server rack di un gigantesco data center Microsoft, di dieci generatori a celle a combustibile (dette anche fuel cell) Solidpower, le quali forniranno direttamente l’energia prodotta al sistema hardware. Finora invece, la procedura di alimentazione standard dei data center consisteva nell’installazione di generatori di supporto in edifici secondari o container esterni, con ulteriori spese per la distribuzione dell’energia e una riduzione dell’efficienza complessiva.
“Oggi – spiega l’amministratore delegato di Solidpower Alberto Ravagni – un data center ha lo stesso consumo energetico di una città di medie dimensioni. Ciò significa che il nostro sistema di celle a combustibile Bluegen permetterà a Microsoft di risparmiare centinaia di milioni di dollari l’anno e a noi di Solidpower, che finora avevano applicato questa tecnologia soprattutto ad edifici commerciali e residenziali, di affacciarci al multimiliardario mercato dei data center”.
Positive infine le ricadute in materia di emissioni di anidride carbonica: nonostante le dimensioni contenute, i micro-generatori a celle a combustibile Solidpower generano elettricità 24/7 e dunque funzionano anche senza motori diesel d'emergenza.