Le smart cities come laboratori d'innovazione. Ha fatto tappa a Rovereto GIOIN, il network nazionale dell'open innovation

“Oggi non si fa ricerca e sviluppo rimanendo chiusi dentro le aziende. Chi lo pensa è fuori dal mercato e viene superato da brand sconosciuti che entrando a gamba tesa nel mercato hanno già rivoluzionato settori come il turismo, la mobilità, le comunicazioni”. Così Marco Gay, vicepresidente esecutivo di Digital Magics, ha sottolineato il valore di un’innovazione aperta (“open innovation”) ed in stretta connessione con il valore e la tradizione manifatturiera italiana. L’occasione è stata la tappa trentina degli otto appuntamenti di GIOIN Smart Cities, il tour attraverso l’Italia di Digital Magics, il più importante hub dell’innovazione digitale, in collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo, ospitata presso il Polo Tecnologico di Trentino Sviluppo a Rovereto. Alla tavola rotonda di venerdì 21 luglio hanno partecipato una decina di relatori provenienti dal mondo accademico, bancario e imprenditoriale che si sono confrontati sui temi dell’economia circolare e delle smart cities. Nel pomeriggio 12 startup trentine hanno presentato la propria iniziativa d’impresa a potenziali investitori privati in pitch aperti ed incontri riservati “one to one”.

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