Torniamo a parlare di COP21

Domani chiude la Conferenza sul clima a Parigi COP21 da dove, in attesa della notizia di un accordo per fermare il cambiamento climatico, arrivano storie di buone pratiche, come la rinuncia della Danimarca alle caldaie fossiliil raddoppio dei “fondi verdi” della Norvegia, il rimborso chilometrico della Francia per chi si reca al lavoro in bicicletta. E l’Italia?

Il ministro all'ambiente Gian Luca Galletti, dalla COP21 ha ribadito durante una conferenza stampa che la green economy è la soluzione alla crisi climatica

«L’accordo è a portata. Ma questo piano funzionerà se l’economia capisce l’importanza del dopo-Parigi, quando tutto il mondo si impegnerà in una transizione verso una politica economica ambientale, aprendo gli spazi ad un grande nuovo business green. Per una transizione globale servono le risorse del pubblico e del privato, il know-how e la ricerca».

La portata dell’accordo è storica. «Esiste un mondo prima della conferenza sul clima di Parigi e un mondo dopo Parigi. Una nuova economia sta emergendo e l’Italia deve avere un suo ruolo». 

Per quanto riguarda la green economy e la low carbon economy Progetto Manifattura è in prima linea, e il nostro ufficio stampa si trova a Parigi ora per seguire i negoziati sul clima. 

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Al posto della manifestazione pubblica prevista durante l'apertura di COP21 e vietata a causa del 13 novembre, Parigi ha messo "in marcia" migliaia di scarpe nella Place de la République.