Manifattura inaugura la "serra" per imprese innovative

di Davide Modena

C’è chi progetta infissi certificati Leed, chi con il getto d’acqua recupera vecchi pneumatici, chi ha scommesso sull’eco-design. Sono alcune delle sette giovani imprese insediate nella Greenhouse di Progetto Manifattura. Greenhouse, o “serra”, dove le start up innovative possono avviare la propria esperienza imprenditoriale in un ambiente ideale, negli spazi dello storico opificio tabacchi ed accompagnate dai servizi di Trentino Sviluppo e di Progetto Manifattura. Oltre 300 metri quadrati di uffici attrezzati, dedicati all’incubazione di imprese nel settore dell’ecosostenibilità, inaugurati nella mattinata di oggi alla presenza dell’assessore provinciale Alessandro Olivi e di Gianluca Salvatori, presidente di Progetto Manifattura. 

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«Questo luogo - ha sottolineato Alessandro Olivi, assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento - è uno strumento di politica industriale. La filiera delle costruzioni sta attraversando una crisi ampiamente sottovalutata, soprattutto dalle imprese, parte delle quali sono ancora convinte che prima o poi la tempesta passerà e che si potrà tornare a fare business come un tempo, riprendendo ad edificare, ad utilizzare territorio con logiche talvolta speculative. Non è così. L’80% del mercato delle costruzioni riguarderà le riqualificazioni del patrimonio immobiliare esistente, solo il 20% sarà rappresentato da nuove costruzioni. Una domanda che va approcciata con nuove tecnologie, con più innovazione e maggiore specializzazione. Ecco perché questo luogo è strategico: per maturare nuove competenze, sviluppare buone pratiche, favorire contaminazioni virtuose tra aziende anche fisicamente attigue». «In questo territorio la Provincia di Trento – conclude Olivi – investirà 150 milioni di euro nei due poli tecnologici, scientifici e produttivi rappresentati da Progetto Manifattura e dal Polo Meccatronica. Credo che questa rappresenti una risposta strategica alla crisi. Interverremo sempre meno sulle singole imprese e sempre più per creare aree e perimetri dentro i quali le aziende possano svilupparsi e rigenerarsi. Questa è l’unica politica industriale che può mantenere il Trentino nella posizione di polo industriale di rilievo dentro una nuova idea di manifattura».

«Le sette imprese che oggi si presentano – spiega Gianluca Salvatori, presidente e amministratore delegato di Progetto Manifattura Srl – sono state selezionate secondo un identikit ben preciso. Crediamo in imprese giovani, innovative, disponibili a collaborare tra loro e che operano nel settore delle energie rinnovabili e dell’edilizia sostenibile. A queste prime sette attività se ne aggiungeranno presto altre. Dal prossimo mese partiremo infatti con ulteriori lavori per avere a disposizione uno spazio triplo rispetto all’attuale, dentro “l’edificio dell’orologio”. Si tratta sempre di spazi concessi in locazione, a disposizione delle aziende anche per brevi periodi di tempo, pensati secondo un’impostazione modulare in modo da essere sufficientemente flessibili ed in grado di adattarsi alle esigenze di crescita di ciascuna azienda». Progetto Manifattura dimostra fin d’ora di poter essere una buona fabbrica di idee. In attesa degli spazi produttivi formato “large”, che arriveranno con le nuove costruzioni progettate dall’architetto giapponese Kengo Kuma, ci pensa la “piccola” Greenhouse ad attrarre i giovani talenti. Sono già sette le aziende che hanno preso casa negli spazi attrezzati al secondo piano dell’ala ovest dell’edificio delle “Zigherane”, dove è possibile fare impresa o avviare il proprio progetto imprenditoriale a costi contenuti, potendo usufruire di servizi a supporto dello start up, tanto importanti in particolare per aziende in fase iniziale. Nella Sala delle Colonne, oltre un secolo fa, le “Zigherane” confezionavano sigari e sigarette lavorando a cottimo per mezza corona al giorno. Negli stessi spazi, recuperati grazie ad un attento intervento teso a conservare la memoria storica del luogo, sono entrate sette aziende innovative, primo nucleo della costruenda Green Innovation Factory. Aziende “grandi” non nei numeri ma nell’idea di business, nel tasso di innovazione, di originalità e di creatività, mosse dalla voglia di crescere portando il proprio contributo nel settore della green economy, l’economia “verde”. Oros, nuova iniziativa imprenditoriale per la produzione di infissi certificati Leed, lo standard di certificazione sostenibile più diffuso al mondo. Green Prefab, spin off che produce sistemi di progettazione per edifici prefabbricati green building. EvoTre, che si occupa di consulenza e progettazione di edifici Leed. Caretta Technology R&D, che sfrutta la tecnologia waterjet (getto d’acqua) per la produzione di polverino di gomma attraverso il recupero di pneumatici fuori uso. Dotmatic, che si occupa di impianti di produzine di energie rinnovabili. Green Trendesign, che fornisce servizi di consulenza nell’ambito dell’eco design. Elle20, che progetta ed organizza eventi ecosostenibili. A loro è affidato il compito di sancire idealmente la rinascita produttiva dell’ex opificio Manifattura Tabacchi. Sette aziende che si aggiungono alle quattro realtà già operative nei 2 mila metri quadrati ad oggi disponibili dentro il vasto compendio immobiliare (60 mila metri quadrati di fabbricati, 9 ettari la superficie dell’area): Habitech, il Distretto tecnologico trentino per l’energia e l’ambiente, Green Building Council Italia ed il centro trasferimento tecnologico di Cosbi. Oltre, naturalmente, alla stessa Progetto Manifattura Srl, società costituita nell’aprile 2009 dalla Provincia autonoma di Trento, tramite Trentino Sviluppo, per avviare il “Progetto Manifattura”.

Prossime tappe del “Progetto Manifattura” sono il completo e definitivo recupero conservativo dello storico edificio delle “Zigherane”, per il quale è in corso la progettazione definitiva firmata dall’architetto spagnolo José Ignacio Linazasoro, ed la contestuale stesura in fase di conclusione, con la regia dell’architetto giapponese Kengo Kuma, del progetto preliminare al quale è affidato il compito di “ridisegnare” la zona di produzione leggera, destinata a sostituire i capannoni edificati negli anni ’60 nell’area a sud del compendio. Lavori in corso anche al vecchio magazzino per le ballette di tabacco grezzo, dove avanza il cantiere di riqualificazione che darà spazio al Cimec, il Centro interdipartimentale mente/cervello dell’Università di Trento. Il 20% degli spazi nella nuova Manifattura saranno destinati a laboratori e spazi di ricerca dell’ateneo. L’obiettivo è di arrivare ad ospitare, a regime, mano a mano che vecchi e nuovi edifici saranno disponibili, circa 50 realtà tra imprese, professionisti, centri di ricerca applicata ed istituti di formazione, che daranno lavoro a circa 900 persone, a fronte dei 300 addetti occupati a fine ciclo dalla vecchia Manifattura Tabacchi.